Muwashshah

Hadîth Bayâd wa Riyâd - Scena del giardino

Muwashshah (in arabo موشح?, traslitterato: muwaššaḥ; significa letteralmente "cinto, circondato"; plurale موشحاتmuwāšaḥaāt oppure تواشيحtawāšīḥ) è sia il nome di una forma poetica araba che di un genere musicale secolare. La forma poetica consiste in una poesia strofica in versi a più righe scritta in arabo classico, di solito composta da cinque stanze, alternata a un ritornello con una rima corrente. Era consuetudine aprirsi con una o due linee che corrispondessero alla seconda parte della poesia nella rima e nel metro; in Nordafrica i poeti ignorano le rigide regole del metro arabo mentre i poeti in Oriente le seguono. L'omonimo genere musicale usa i testi muwaššaḥ come versi, sempre in arabo classico.[1] Questa tradizione può assumere due forme: il waṣla di Aleppo e l'andaluso nubah della parte occidentale del mondo arabo. La kharja è la strofa finale di un muwaššaḥ, di cui alcuni sono nella lingua mozarabica e quindi il primo attestato di un linguaggio ibero-romanzo ed i primi esempi scritti della lingua castigliana.

  1. ^ Touma 1996, p. 71.

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